La respirazione è alla base della nostra stessa vita: garantisce l’acquisizione dell’ossigeno necessario all’organismo, al tempo stesso, permette di smaltire l’anidride carbonica generata dal metabolismo cellulare nei tessuti.
Inoltre, la dinamica respiratoria garantisce il movimento degli organi interni e la pressione intra addominale generata da una respirazione funzionale è il primo stabilizzatore del tronco. Oltre a questo, una buona respirazione ha effetto anche sul nostro stato psicofisico: quante volte abbiamo fatto un bel respiro profondo per ritrovare la calma?
Per tutti questi motivi, risulta evidente quanto sia fondamentale una buona dinamica respiratoria e quanto la riabilitazione respiratoria sia importante in ogni tipo di percorso di fisioterapia.
Come funziona la respirazione corretta
La respirazione è un processo che viene gestito dal nostro sistema nervoso autonomo con una minima attivazione muscolare.
L’inspirazione è un processo attivo guidato dalla contrazione del diaframma che permette all’aria di entrare nei polmoni e di dilatarsi.
L’espirazione è invece un processo passivo dovuto alla differenza di pressione tra i polmoni e l’atmosfera. Possiamo però volontariamente cambiare il nostro ritmo respiratorio attivando la muscolatura accessoria.
I movimenti della gabbia toracica seguono due differenti dinamiche. Una prende il nome di “manico di secchio”, poiché porta il torace ad espandersi in direzione antero posteriore: questo movimento coinvolge primariamente la parte superiore della gabbia toracica. L’altra modalità è chiamata “a braccio di pompa”, che porta in elevazione la gabbia toracica, aumentando il suo diametro trasversale: questo movimento coinvolge principalmente la zona delle costole mobili.
Ogni giorno compiamo inconsapevolmente circa 20.000 respiri. In alcuni casi un’alterazione posturale provoca uno squilibrio a livello del diaframma, dei muscoli intercostali e del pavimento pelvico: tutto ciò modifica la respirazione e la rende disfunzionale rendendo necessaria una riabilitazione respiratoria per migliorare la capacità polmonare.
Quando si fa la riabilitazione respiratoria
La riabilitazione respiratoria è un intervento globale e multidisciplinare e nel nostro centro di fisioterapia a Roma la corretta respirazione è alla base di ogni valutazione e di ogni trattamento.
Nello specifico si fa la riabilitazione respiratoria quando ci sono pazienti che hanno avuto patologie con coinvolgimento respiratorio e hanno perso elasticità polmonare.
Nel nostro centro specializzato inoltre si dedicano comunque le fasi iniziali del trattamento all’educazione alla corretta respirazione, a prescindere dal tipo di fisioterapia da intraprendere. La terapia è così strutturata poiché ristabilire una buona funzionalità polmonare attraverso la riabilitazione respiratoria ha molteplici vantaggi:
- Migliora le prestazioni durante gli esercizi fisioterapici
- Migliore ossigenazione del sangue
- Riduce la dispnea (fame d’aria) se presente
- Riduce il rischio di malattie respiratorie
- Mitiga gli stati di ansia
- Aiuta a migliorare la postura
- Migliora la qualità della vita
Nel caso di persone che abbiano o abbiano avuto patologie respiratorie gravi, la riabilitazione respiratoria si struttura diversamente. In questo caso infatti, si valutano attraverso esami specifici la capacità polmonare e la dinamica respiratoria, ma successivamente si lavora anche con degli ausili specifici che regolarizzano il respiro e aiutano il paziente nel recupero della propria indipendenza.
In che cosa consiste la riabilitazione respiratoria
A questo punto è lecito chiedersi come funziona la rieducazione respiratoria. La riabilitazione respiratoria svolta nel nostro centro specializzato si basa su un’attenta analisi del paziente e della sua anamnesi.
La prima cosa che insegniamo è la consapevolezza corporea: non solo quindi attenzione alla dinamica respiratoria ma anche alle sensazioni che provengono da tutto il corpo. Il paziente, sdraiato in abiti comodi sul lettino, dovrebbe avere naturalmente una respirazione rilassata e diaframmatica: come abbiamo visto precedentemente la respirazione è un’attività a basso dispendio di energie che avviene in automatico. Tuttavia spesso accade che il paziente sia “bloccato” in una respirazione toracica alta per esempio che provoca cervicalgia e malessere.
La prima cosa da fare quindi è chiedere al paziente di osservarsi dall’interno e condividere le sensazioni che arrivano dall’inspirazione e dalla espirazione. Poi lo si incoraggia a respirare più profondamente aiutandolo a migliorare e allungare i tempi della respira. È utile coinvolgere il paziente anche per quel che riguarda la fisiologia, in modo che possa capire in prima persona qual era la corretta dinamica respiratoria. Quando la riabilitazione respiratoria arriva a termine, il paziente diventa in grado non solo di respirare correttamente a riposo, ma anche di utilizzare la stessa dinamica nell’esercizio terapeutico e nella vita quotidiana.
Nel caso di pazienti che abbiano patologie respiratorie specifiche come la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), la riabilitazione è più complessa e spesso si avvale dell’utilizzo di dispositivi per aumentare la capacità polmonare. In ogni caso il percorso viene costruito su misura in base allo stato di salute del paziente, le sue esigenze, gli obiettivi condivisi.
Una buona respirazione è alla base non solo di una sana vita quotidiana, ma anche funzionale ad ogni tipo di altra riabilitazione, da quella neurologica, alla posturale, alla sportiva.
